Anche quest’anno DirICTo ha partecipato all’evento SMAU tenutosi a Milano nelle giornate del 24, 25 e 26 Ottobre con workshop dedicati a importanti tematiche quali Blockchain, Open Innovation, Mobile Security e Privacy Cloud anche in relazione all’imminente entrata in vigore del nuovo Regolamento EU.

Maria Letizia Perugini assieme a Marco Spada hanno trattato il tema della “Blockchain e Distributed Ledgers: Bitcoin, Ripple e altre applicazioni”, evidenziando la storia dei protocolli di pagamento digitale utilizzati nel tempo trasformando in qualche modo la vita di tutti i giorni. Nel 1982 la Commodore Business Machines Inc immetteva sul mercato il mitico home computer Commodore 64 sui cui orde di ragazzini appassionati avrebbero trascorso ore e ore a inserire programmi di videogioco. A distanza di pochi mesi, la Philips lanciava il primo CD musicale, e David Chaum, PhD in computer science and business administration alla Berkeley University (USA) proponeva il sistema blind signature per pagamenti non tracciabili. Il modello, sviluppato nei decenni successivi con il contributo di autori fondamentali nel panorama della crittografia, ha portato allo sviluppo dei moderni sistemi DLT/Blockchain.

Il seminario proposto da Gianluca Satta affronta invece aspetti legati agli strumenti di tutela della proprietà intellettuale nell’Open Innovation dove illustra le principali forme di tutela e di gestione della proprietà intellettuale come paradigma che ha cambiato il modo di fare impresa. Di fronte alle nuove dinamiche nella circolazione delle conoscenze e delle risorse e alla presenza di un maggior numero di protagonisti nel mercato (startup, università, istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e consulenti), si evidenzia l’importanza di attuare una vera e propria strategia proattiva nella gestione della proprietà intellettuale per ottenere i migliori benefici dell’Open Innovation.

La sicurezza dei sistemi e delle reti informatiche non riguarda più un problema che si limita al perimetro aziendale ma è legato a tutti i dispositivi mobile che per le necessità del caso possono o devono connettersi alla rete aziendale. In questo scenario Alessandro Bonu con uno speech dedicato al “Mobile security e device policy per garantire la sicurezza dei dispositivi mobile” parla degli aspetti legati al mobile security che oggi assume un ruolo di fondamentale importanza soprattutto quando questi dispositivi vengono utilizzati in un contesto aziendale per la gestione e il trattamento di dati.

La continua diffusione di servizi in cloud, che, da una parte, permette di raggiungere prestazioni sempre più elevate senza la necessità di erigere grandi infrastrutture “in casa”, dall’altra, impone la massima attenzione sulla sicurezza dei dati personali soggetti alla delocalizzazione. Si tratta di questioni già ampiamente affrontate su scala internazionale e che oggi si ripropongono alla luce dell’entrata in vigore del Regolamento UE 2016/679 sulla protezione dei dati personali e sulla libera circolazione degli stessi, che dispiegherà la sua piena efficacia, in tutti i Paesi dell’Unione Europea, a partire dal prossimo 25 maggio 2018.

Proprio alla luce della più recente disciplina in materia di protezione dei dati personali, Massimo Farina presenta un seminario dedicato a “Privacy e cloud alla luce del nuovo Regolamento UE” nel quale espone le principali criticità del cloud computing, con particolare riferimento al ruolo e alle responsabilità dei fornitori dei servizi cloud (che devono garantire la sicurezza e la protezione dei dati) e allo stato dell’arte in materia di certificazioni.

Al di là dei classici temi sulla orientati su Privacy per problematiche che mettono a repentaglio la sicurezza dei dati e IT Security che mirano a mitigare attacchi di frontiera che impattano sui sistemi produttivi industriali, si evidenzia l’emergere imponente di tematiche legate a Cyber Risk e Cyber Security. Da evidenziare anche molte statistiche che descrivono, come nel rapporto 2016 di CLUSIT, tendenze di cyber criminalità, purtroppo, sempre in esponenziale crescita e dove, di anno in anno, si scopre che le soluzioni apparentemente trovate per sanare una problematica in realtà rappresentano solo una falsa percezione della sicurezza almeno fintanto che gli elementi messi in campo per contrastare questo fenomeno criminale non vengono approcciati secondo una visione più olistica. In questo scenario i ransomware la fanno da padrone e in molti hanno evidenziato come monetizzare gli sforzi per creare o migliorare nuovi codici malevoli. Ben vengano soluzioni anche tutte italiane che mirano a limitare al minimo le problematiche di cifratura dei dati attraverso un controllo intelligente dei processi inizializzati sul sistema, ma occorre stare decisamente al passo con l’evoluzione di questi processi e non pensare che la sicurezza sia un prodotto da applicare una tantum e rappresenti in questo modo un punto di arrivo.

Numerosi sono stati inoltre i workshop che hanno evidenziato casi di Data Breach, perdite di dati importanti non solo per colossi del business mondiale ma anche per piccole e medie aziende che si sono accorte solo dopo molto tempo di aver subito un attacco ai loro sistemi informativi. Anche in questo caso si evidenziano tutta una serie di strumenti e tecniche di protezione dell’infrastruttura aziendale che in qualche modo cercano di mitigare tali problematiche.

SMAU Roadshow continua ad essere un importante appuntamento di riferimento per imprese, organizzazioni e PMI in tema di innovazione e nuove tecnologie che sono in continua e rapida evoluzione per tutti gli attori in causa che necessitano di una giusta dose di Formazione e Informazione per poterle gestire e utilizzare in maniera proficua e sicura.

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